JULIA KENT

Julia Kent, nata a Vancouver e residente a New York, è una compositrice che utilizza il violoncello, loop, suoni ambientali ed elementi elettronici per creare una musica definita “cinematica e impressionista”, ma anche “organica e personale”. Dopo esperienze con band come Rasputina e Antony and the Johnsons, ha intrapreso una prolifica carriera solista, esibendosi in festival internazionali come il Primavera Sound e il Donau Festival, e pubblicando cinque album e un EP.

Ogni suo disco affronta temi profondi: Delay (2007) rifletteva sul senso di disorientamento del viaggio, Green and Grey (2011) esplorava il rapporto tra natura e tecnologia, e Character (2013) indagava la geografia interiore dell’artista. Nel 2015 ha pubblicato Asperities, incentrato su emozioni universali come colpa e paura, seguito da Temporal (2019), che medita sulla fragilità dell’esistenza. Gran parte di Temporal nasce come colonna sonora per opere di teatro e danza, rivelando la sua stretta connessione con il mondo fisico e la corporeità dei performer.

La musica di Julia Kent accompagna anche performance teatrali e coreografiche di importanti compagnie internazionali e appare in colonne sonore, tra cui il film This Must Be the Place di Paolo Sorrentino. Nel 2022 ha vinto il premio per la miglior colonna sonora documentaria al Max Ophüls Preis per Stories from the Sea, e più recentemente è tornata in tour con Anohni.

ERIC CHENAUX

Eric Chenaux è un artista canadese di grande talento e dallo stile inconfondibile, che negli ultimi dieci anni ha trasformato il mondo del songwriting jazz. I suoi lavori esplorano in modo unico la relazione tra struttura e improvvisazione, con un approccio ricco di calore e amore. Le sue canzoni sono caratterizzate da una voce dolce e limpida, mentre la sua chitarra si piega e si scompone in un dialogo continuo con il canto. Nonostante un’anima iconoclasta, la sua musica rimane accessibile, giustapponendo il suo crooning vellutato alle esplorazioni sperimentali della chitarra, creando nuove forme di interplay timbrico e tonale.

Negli anni ‘90 e 2000, Chenaux è stato un pilastro della scena DIY e sperimentale di Toronto, e dal 2006 pubblica con Constellation Records una discografia che spazia tra folk, jazz e ballate pop destrutturate. Attualmente vive in Francia e collabora con artisti come Marla Hlady e Eric Cazdyn. Ha fatto parte della band di Sandro Perri e ha suonato con artisti come Pauline Oliveros, Han Bennink e molti altri.

Il suo nuovo album, Delights of My Life (2024), pubblicato con l’Eric Chenaux Trio, segue gli acclamati Say Laura (2021) e Slowly Paradise (2018), riconosciuti come capolavori dalla critica.

PSYCHOPHONO & Sbrama

Psychophono è un progetto incentrato sulla World Music, che raccoglie i migliori vinili dagli anni ’50 agli anni ’80 provenienti da diversi angoli del mondo.
Folk e psichedelia da Africa, Caraibi, Sud America, Medio Oriente e Sud-Est asiatico, spesso contaminati dai suoni occidentali (rock, funk, soul e jazz).